Cile
Lo sapevate?
indicator | value | unit |
---|---|---|
Popolazione | 18.7 | milioni |
Numero di visitatori/anno | 3.6 | milioni |
Energie rinnovabili | 24.1 | % |
Come va la vita?
Nel corso dell’ultimo decennio il Cile ha notevolmente migliorato la qualità della vita dei suoi cittadini. Dagli anni Novanta, il Paese ha registrato una notevole crescita e ridotto il fenomeno della povertà. Tuttavia, rispetto agli altri Paesi esaminati nel Better Life Index, il Cile si colloca al di sotto della media in termini di reddito, occupazione, istruzione, qualità ambientale, relazioni sociali, impegno civile, sicurezza e soddisfazione di vita. Queste classifiche si basano su una selezione di dati disponibili.
Sebbene il denaro non possa comprare la felicità, è uno strumento importante per raggiungere un tenore di vita più elevato. In Cile, il reddito netto medio rettificato pro capite è notevolmente inferiore rispetto alla media OCSE, pari a 30 490 USD annui.
In termini di occupazione, in Cile circa il 56% delle persone di età compresa tra 15 e 64 anni ha un lavoro retribuito, una percentuale inferiore rispetto al tasso medio di occupazione OCSE del 66%. In Cile il 65% circa degli uomini ha un lavoro retribuito, a fronte del 47% delle donne. In Cile, l’8% dei lavoratori dipendenti ha un orario di lavoro retribuito molto lungo, con rispettivamente il 10% degli uomini e il 5% delle donne, una percentuale inferiore rispetto alla media OCSE pari al 10%
Una buona istruzione e valide competenze sono requisiti importanti per trovare un lavoro. In Cile il 67% degli adulti di età compresa tra i 25 e i 64 anni ha completato il ciclo di istruzione secondaria superiore, una percentuale inferiore alla media OCSE pari al 79%. In Cile, Il tasso di completamento degli studi secondari superiori varia leggermente tra gli uomini e le donne: il 67% degli uomini ha completato con successo gli studi secondari superiori, mentre per le donne la percentuale si attesta al 68%. Per quanto riguarda la qualità del sistema di istruzione, in Cile lo studente medio ha ottenuto un punteggio pari a 438 punti in termini di competenze in lettura, matematica e scienze nell’ambito del Programma dell’OCSE per la valutazione internazionale degli studenti (PISA). Tale punteggio è inferiore alla media OCSE, pari a 488 punti. In Cile, le ragazze hanno ottenuto, in media, 3 punti in più rispetto ai ragazzi, un divario inferiore rispetto al divario medio della zona OCSE di 5 punti.
In termini di salute, in Cile la speranza di vita alla nascita è di 81 anni, un dato in linea con la media OCSE. La speranza di vita è di 83 anni per le donne, a fronte di 78 anni per gli uomini. Il livello atmosferico di PM2,5 – microparticolato costituito da particelle inferiori a 10 micron che possono penetrare nei polmoni e danneggiarli – è di 23,4 microgrammi per metro cubo, un dato superiore rispetto alla media OCSE pari a 14 microgrammi per metro cubo. In Cile il 62% delle persone intervistate dichiara di essere soddisfatto della qualità dell’acqua, una percentuale notevolmente inferiore rispetto alla media OCSE pari all’84%.
Per quanto riguarda la sfera pubblica, in Cile si riscontrano un discreto senso di appartenenza e livelli ridotti di partecipazione civica. L’88% delle persone intervistate dichiara di conoscere qualcuno su cui poter contare nel momento del bisogno, una percentuale inferiore rispetto alla media OCSE pari al 91%. In occasione delle ultime elezioni, l'affluenza alle urne, indicatore della partecipazione dei cittadini al processo politico, è stata del 47%, una percentuale notevolmente inferiore rispetto alla media OCSE, pari al 69% Lo status socioeconomico può influenzare il tasso di partecipazione al voto: l’affluenza alle urne è stimata, rispettivamente, al 56% per il 20% della popolazione più abbiente e al 45% per il 20% della popolazione più indigente.
Alla richiesta di attribuire un voto alla loro soddisfazione generale di vita, su una scala da 0 a 10, i cileni hanno dato, in media un voto pari ai 6,2 punti, un punteggio inferiore rispetto alla media OCSE, pari a 6,7 punti.
Per maggiori informazioni sulle stime e sugli anni di riferimento, cfr. FAQ e la banca dati BLI.
Temi
Cile In dettaglio
Abitazione - Cile apri
Principali risultati
Vivere in condizioni abitative soddisfacenti è uno degli aspetti più importanti della vita. L'abitazione soddisfa uno dei bisogni primari dell'uomo, quello di protezione, ma non è sufficiente avere un tetto sulla testa. L'abitazione deve anche essere il luogo dove si può riposare e dormire, un luogo che ci garantisce sicurezza, intimità, spazio personale e che consente di avere una famiglia. Naturalmente, resta da sapere se le persone possono permettersi un’abitazione adeguata.
La spesa abitativa riveste un ruolo centrale nel bilancio familiare e rappresenta la principale voce di spesa per molti individui e famiglie se si prendono in considerazione affitto, gas, elettricità, acqua, mobilio e riparazioni. In Cile, le famiglie spendono in media il 18% del loro reddito lordo rettificato per l'abitazione, una percentuale inferiore alla media OCSE del 20%.
Oltre a misurare il livello di spesa abitativa, è anche necessario prendere in considerazione le condizioni di vita, come il numero medio di vani a persona e la presenza di dotazioni di base. Per misurare la condizione di sovraffollamento si divide il numero di locali presenti nell'abitazione per il numero di persone che vi abitano. Un alloggio sovraffollato, infatti, può avere un'incidenza negativa sulla salute fisica e mentale, sui rapporti con gli altri e sullo sviluppo dei bambini. Il sovraffollamento, inoltre, comporta spesso servizi carenti in materia di fornitura idrica e fognature. In Cile, l'abitazione media comprende 1,9 vani a persona, un dato superiore alla media OCSE, pari a 1,7 vani a persona. Per quanto riguarda le dotazioni di base, in Cile il 90,6% delle abitazioni dispone di un accesso privato ai servizi igienici interni con scarico, una percentuale inferiore alla media OCSE del 97%.
Politiche migliori per vite migliori
Diversificazione del parco alloggi e miglioramento dell'accesso alle abitazioni
In Cile sono state adottate misure concrete per migliorare le condizioni di vita delle fasce più vulnerabili della popolazione. Il Programa de Recuperacion de Condominios Sociales, nell'ambito dell'edilizia residenziale pubblica, consente ai proprietari di abitazioni fatiscenti che non possono essere ristrutturate di trasferire la proprietà dell'abitazione al Servizio pubblico per l’alloggio e l’urbanesimo (SERVIU), ricevendo in cambio un contributo economico che consente loro di acquistare una abitazione in buone condizioni. Sui terreni dove si trovavano gli alloggi sociali fatiscenti vengono sviluppati nuovi progetti urbanistici.
Un altro programma esistente, il Programa de Mejoramento de Condominios Sociales, di cui possono beneficiare tra 280 000 e 344 000 famiglie, è destinato a ristrutturare le case popolari in cattive condizioni ma non fatiscenti. Le famiglie che partecipano al progetto ricevono finanziamenti e devono anche versare un piccolo contributo.
Il programma Chao Suegra (Ciao suocera) offre contributi economici per aiutare i giovani adulti ad acquistare una abitazione. Lanciato nel 2014, il programma prevede una quota di 5000 partecipanti ed è limitato ai capofamiglia tra i 18 e i 30 anni a cui sono versati finanziamenti per un massimo di 200 000 CLP (circa 360 USD) per cinque anni. Il primo nucleo di partecipanti era composto all'82% da donne, aveva un'età media di 26 anni, con famiglie composte in media da 2,6 membri e un canone locativo medio di 340.000 CLP (circa 550 USD).
Sostegno al mercato privato della locazione in Cile
In Cile una quota ridotta di famiglie vive in abitazioni in affitto (16%) rispetto ad altri Paesi dell'area dell'OCSE (20%) e in questo Paese il mercato della locazione privata è maggiormente accessibile alle famiglie ad alto reddito, contrariamente a quanto avviene nella maggior parte dell’area dell'OCSE. In parte ciò è il risultato delle politiche abitative cilene degli ultimi decenni, che hanno fornito sostegno per l'accesso alla proprietà delle famiglie a reddito medio-basso ma non hanno previsto contributi a favore del canone locativo.
Un maggiore sostegno in materia di locazione a queste fasce della popolazione potrebbe favorire la mobilità residenziale e ridurre la segregazione abitativa. Nel 2013 il Cile ha introdotto un programma pilota che fornisce contributi economici a sostegno del canone locativo: gli aiuti destinati a nuclei familiari giovani sono soggetti a particolari condizioni di reddito e comprendono un pagamento forfettario versato direttamente al proprietario dell'abitazione, rinnovabile per un massimo di cinque anni. Questo contributo economico può essere valido per un'altra abitazione se il beneficiario trasloca e consente una certa flessibilità di pagamento per evitare gli sfratti se il beneficiario subisce una perdita di reddito temporanea. Questo programma rappresenta un buon inizio se si vuole incoraggiare in Cile una politica abitativa che non favorisca solo la proprietà. Dovrebbero però essere introdotte maggiori misure di sostegno per favorire l'accesso ad abitazioni in affitto di buona qualità nel mercato privato e nell'edilizia residenziale pubblica.
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Indicatori
Relazioni sociali - Cile apri
Principali risultati
Gli uomini sono esseri sociali. La frequenza dei contatti con gli altri e la qualità delle relazioni interpersonali sono quindi elementi determinanti del nostro benessere.
Una forte rete sociale o comunità può sia fornire un sostegno psicologico nelle fasi alterne della vita sia aiutare a trovare lavoro e ad accedere a servizi e ad altre opportunità materiali. In Cile l’88% delle persone dichiara di conoscere qualcuno su cui poter contare in caso di necessità, una percentuale inferiore alla media OCSE del 91%.
Una rete sociale debole può limitare le opportunità economiche, può portare a scarsi contatti con gli altri e, in definitiva, causare un senso di isolamento. Gli individui socialmente isolati faticano a integrarsi nella società con una partecipazione attiva e a realizzare le proprie aspirazioni personali.
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Indicatori
Istruzione - Cile apri
Principali risultati
Una popolazione ben istruita e con una buona formazione è essenziale per il benessere sociale ed economico di un Paese. L’istruzione ha un ruolo fondamentale nel trasmettere alle persone le conoscenze, le qualifiche e le competenze necessarie per partecipare attivamente alla società e alla vita economica. Un buon livello d’istruzione migliora considerevolmente le opportunità di trovare un lavoro e di guadagnare bene.
I cileni possono prevedere di studiare per 17,4 anni tra l’età di 5 e di 39 anni, un dato simile alla media OCSE pari a 18 anni.
Possedere un diploma di scuola media secondaria è diventato sempre più importante in tutti i Paesi, da quando le competenze richieste dal mercato del lavoro sono sempre più basate sulla conoscenza. Le percentuali di diplomati della scuola secondaria superiore danno, in questo senso, una buona indicazione della capacità di ciascun Paese a preparare i propri studenti alle esigenze minime del mercato del lavoro. In Cile, il 67% degli adulti di età compresa tra i 25 e i 64 anni ha completato gli studi secondari superiori, una percentuale inferiore alla media OCSE, del 79%.
I tassi di conseguimento di un diploma, sebbene siano importanti, dicono poco sulla qualità dell’insegnamento ricevuto. Il Programma internazionale per la Valutazione degli Studenti (PISA) esamina in che misura gli studenti hanno acquisito, alla fine della scuola obbligatoria (in genere intorno ai 15 anni) alcune conoscenze e competenze, in particolare in lettura, matematica e scienze, essenziali per una piena partecipazione alla società moderna. Nel 2018, il programma PISA ha valutato le competenze in lettura, matematica e scienze degli studenti, poiché gli studi mostrano che tali competenze costituiscono degli indicatori più attendibili del livello di benessere economico e sociale rispetto al numero di anni trascorsi a scuola.
In Cile, il punteggio medio ottenuto dagli studenti in lettura, matematica e scienze è pari a 438 punti, un punteggio inferiore alla media dell’OCSE pari a 488punti e uno dei punteggi più bassi nell’area OCSE. I sistemi scolastici più efficaci riescono a trasmettere un insegnamento di alta qualità a tutti gli studenti.
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Indicatori
Ambiente - Cile apri
Principali risultati
La qualità dell'ambiente incide direttamente sulla nostra salute e sul nostro benessere. L'inquinamento atmosferico esterno rappresenta un grave problema ambientale che influisce direttamente sulla qualità della vita di tutti noi. Nonostante varie iniziative nazionali e internazionali e un calo delle principali emissioni inquinanti, gli effetti dell'inquinamento atmosferico urbano sulla salute continuano ad aggravarsi e l'inquinamento atmosferico diventerà probabilmente la principale causa ambientale di mortalità precoce entro il 2050. L'inquinamento atmosferico urbano, spesso causato dai mezzi di trasporto o dalla combustione di legno o carbone su piccola scala, è associato a tutta una serie di problemi sanitari: da irritazioni oculari di minore entità a infezioni delle vie respiratorie superiori di breve durata, malattie respiratorie croniche come l'asma, patologie cardiovascolari o tumori ai polmoni. I bambini e le persone anziane possono essere particolarmente esposti a tali rischi.
Il PM2,5 – microparticolato costituito da particelle inferiori a 10 micron che possono penetrare profondamente nei polmoni – è monitorato nei Paesi dell'OCSE poiché può nuocere alla salute e ridurre la speranza di vita. In Cile, la concentrazione di PM2,5 èpari a 23,4 microgrammi per metro cubo, un dato molto superiore alla media OCSE di 14 microgrammi per metro cubo e nettamente superiore alla soglia annua di 10 microgrammi per metro cubo raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
L'accesso all'acqua potabile è un fattore fondamentale per il benessere umano. Nonostante i Paesi dell’OCSE abbiano compiuto progressi significativi in materia di riduzione dell'inquinamento idrico, non è sempre facile valutare con precisione i miglioramenti della qualità dell'acqua dolce. In Cile, il 62% della popolazione afferma di essere soddisfatta della qualità dell'acqua, una percentuale molto inferiore alla media OCSE, pari all'84%.
Politiche migliori per vite migliori
Strategie di contrasto al cambiamento climatico nella produzione vinicola
Il Cile è vulnerabile all'impatto del cambiamento climatico che provoca maggiori rischi di alluvioni, declino della biodiversità, minore disponibilità di acqua per la produzione di energia idroelettrica e calo della produzione agricola.
La produzione vitivinicola, principale produzione agricola cilena destinata all'esportazione, dipende dalla fornitura di acqua poiché l'81% dei vigneti sono irrigati. Uno stress idrico provocherebbe un calo della produzione e avrebbe un impatto negativo sulla posizione concorrenziale del Paese nel mercato vinicolo internazionale.
Nel 2012, il Cile ha introdotto un sistema di certificazione per le aziende vinicole sostenibili; oggi, 46 aziende sono certificate e hanno adottato pratiche di produzione destinate a rispondere ai cambiamenti climatici e a ridurre l'impatto sulla biodiversità (ad esempio utilizzo di compost al posto di fertilizzanti sintetici, corridoi biologici per alberi e fiori autoctoni, colture di copertura per prevenire l'erosione del suolo e l’utilizzo di galline per la disinfestazione dei parassiti).
Crescita verde
La Strategia per una Crescita verde adottata dal Cile si pone l'obiettivo di promuovere la crescita economica e di impedire ulteriori danni all'ambiente. Anche se la dipendenza dai combustibili fossili rimane ancora un problema, l'obiettivo di una quota del 20% di energie rinnovabili entro il 2020 sarà probabilmente raggiunto. Con tali misure il Governo cileno vuole ridurre il livello di emissione di CO2 per unità di PIL del 30% rispetto al livello del 2007.
Le autorità hanno anche introdotto varie riforme tributarie per offrire sostegno agli obiettivi in tema di riduzione delle emissioni e di energie rinnovabili. I consumatori devono ad esempio corrispondere una tassa una tantum calcolata in base al livello di emissioni di ossidi di azoto e al prezzo di vendita del veicolo. Un'altra tassa sulle emissioni da fonti fisse sarà introdotta entro il 2017. Quest'ultima misura fiscale dal carattere innovativo comprende due componenti: una tassazione sul contenuto di carbonio (carbon tax) dell'ordine di cinque USD per tonnellata di CO2 e un'imposta sugli inquinanti locali.
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Impegno civile - Cile apri
Principali risultati
La fiducia nel Governo è essenziale per il benessere e la coesione sociale. Un’elevata affluenza alle urne è una misura della partecipazione dei cittadini al processo politico. Nelle elezioni più recenti per le quali sono disponibili dei dati statistici, l’affluenza degli elettori alle urne in Cile è stata pari al 47% degli elettori iscritti. Questa percentuale è fra le più basse nell’area dell’’OCSE, dove la media è del 69%.
Una più ampia partecipazione dei cittadini al processo decisionale è altresì importante per responsabilizzare i Governi e preservare la fiducia nelle istituzioni pubbliche Il processo formale per l’impegno pubblico nell'elaborazione di leggi e regolamenti è un modo per valutare in quale misura i cittadini possono partecipare alle decisioni del Governo su questioni importanti che riguardano la loro vita. In Cile il livello di partecipazione dei cittadini al processo normativo è pari a un indice di 1,3 punti (su una scala compresa fra 0 e 4), un valore inferiore alla media OCSE pari a 2,1.
Per maggiori informazioni sulle stime e gli anni di riferimento, cfr. le FAQ e la banca dati BLI.
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Salute - Cile apri
Principali risultati
Nel corso degli ultimi decenni, la maggior parte dei Paesi dell’OCSE ha registrato ampi progressi nella speranza di vita, grazie alle migliori condizioni di vita, agli interventi del sistema sanitario pubblico e ai progressi compiuti dalla medicina. La speranza di vita alla nascita in Cile si attesta a quasi 81 anni, un dato in linea con la media OCSE. L' aumento della speranza di vita è generalmente associato a una maggiore spesa sanitaria per persona, sebbene molti altri fattori (come il tenore di vita, gli stili di vita, l'istruzione e i fattori ambientali) abbiano un impatto.
Alla domanda “Come va la tua salute in generale?”, quasi il 60% delle persone intervistate in Cile ha dichiarato di essere in buone condizioni di salute, una percentuale inferiore alla media OCSE del 68%. Nonostante la natura soggettiva della domanda, le risposte ricevute si sono rivelate un buon indicatore di come le persone usufruiranno in futuro delle cure sanitarie. Il sesso, l’età e la condizione sociale dell’intervistato possono influire risposte a questa domanda.
Politiche migliori per vite migliori
Trattamenti più rapidi per i pazienti
Il programma Bono Auge (lanciato nel 2010) riduce le lunghe liste d’attesa negli ospedali pubblici e assicura un trattamento rapido per i pazienti coperti dal servizio sanitario pubblico in caso di patologie ad alto rischio. Il programma stabilisce un sistema a norma di legge di accesso universale e garanzie esplicite per i servizi di assistenza sanitaria e prevede che, in caso di mancata disponibilità nelle strutture pubbliche, i pazienti possano ricevere assistenza sanitaria nel settore privato mediante un buono (bono). Il programma fissa un tempo massimo per ottenere assistenza medica per i pazienti affetti da una tra le 80 patologie ad elevato rischio di mortalità. Grazie al Bono Auge, i pazienti che non ricevono un trattamento immediato presso una struttura pubblica saranno assegnati, entro due giorni, a una struttura erogatrice diversa, pubblica o privata.
Il programma ha comportato una riduzione delle liste d’attesa per i pazienti, da 113.566 richieste non evase a fine 2010 a 50.780 casi a giugno 2011, con una risoluzione di tutti i casi e la completa eliminazione delle liste d’attesa entro il mese di ottobre 2011. Tra i pazienti, il 65% ha dichiarato di essere soddisfatto dei vantaggi offerti dal programma e l’81% si è detto soddisfatto dei servizi medici forniti.
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Indicatori
reddito - Cile apri
Principali risultati
Sebbene il denaro non compri la felicità, esso rappresenta un importante mezzo per raggiungere standard di vita e un benessere più elevati. Una maggiore ricchezza economica potrebbe anche consentire di fare scelte migliori in materia di istruzione, assistenza sanitaria e abitazione.
Il reddito netto rettificato disponibile delle famiglie corrisponde alle entrate che un nucleo familiare percepisce ogni anno al netto di imposte e trasferimenti e rappresenta il denaro a sua disposizione, da spendere per beni o servizi. In Cile, il reddito netto medio rettificatopro capite delle famiglieè inferiore rispetto alla media OCSE pari a 30 490 USD.
La ricchezza netta di una famiglia consiste nel valore totale del suo patrimonio finanziario e non finanziario, come liquidità o azioni detenute in conti bancari, la residenza principale, altri beni immobili, veicoli, oggetti di valore e altre attività non finanziarie (ad esempio, altri beni durevoli di consumo).
In Cile, la ricchezza netta media delle famiglie è stimata a 135 787 USD, un dato molto inferiore rispetto alla media OCSE di 323 960 USD.
Per maggiori informazioni sulle stime e gli anni di riferimento, cfr. la sezione FAQ e la banca dati BLI.
Politiche migliori per vite migliori
Riforme fiscali per ridurre le disparità
Sebbene, sin dagli anni '90, abbia conosciuto un notevole declino in termini di povertà assoluta, il Cile rimane uno dei Paesi dell’OCSE con la disparità più forte.
Questo fatto è dato principalmente dall'elevata concentrazione di reddito tra la popolazione compresa nel primo 10% di fascia reddituale, che guadagna 26,5 volte il reddito medio.
Il Cile ha introdotto una nuova riforma fiscale per aumentare le entrate ed ampliare i programmi sociali. Il Governo aumenterà le proprie entrate del 75% per far fronte alle crescenti esigenze di spesa pubblica per l'istruzione e la sanità. Poiché l'aumento delle entrate proverrà dalle imposte più elevate sui soggetti rientranti nel primo 1% di fascia reddituale, tale aumento contribuirà a ridurre le disparità, eliminare le passività d'imposta e contrastare l'evasione fiscale. Le stime dimostrano che correggere l'evasione fiscale genererà differenze significative nella percentuale di distribuzione del reddito. La dimensione dell'effetto di questa riforma sulla riduzione delle disparità non è chiara. Il monitoraggio degli effetti e l'adeguamento dell'imposta, se necessario, resteranno fattori importanti.
Combattere la povertà in età avanzata e le disuguaglianze
Il Cile ha messo a punto un sistema ben articolato di conti pensione individuali, eppure la pensione media equivale a solo il 15% dello stipendio medio.
Tali conti pensione sono perlopiù finanziati da contributi obbligatori pari al 10% degli stipendi, un dato che corrisponde alla metà della media dei contributi nei Paesi dell’OCSE. Per metà degli uomini le percentuali di contribuzione sono inferiori al 47,5% e per metà delle donne il dato è inferiore al 12,8%. Questi contributi bassi rispecchiano periodi di lavoro autonomo, lavoro informale, disoccupazione o inattività, aspetti particolarmente comuni tra donne e lavoratori a basso reddito.
Per combattere la povertà globale in età avanzata, nel 2008 è stata introdotta una pensione minima garantita per il 60% più indigente tra la popolazione residente di lungo periodo, con età superiore a 65 anni. Il sistema prevede una prestazione mensile di importo forfettario pari a USD 161. Dall'introduzione di questo sistema, la povertà tra gli anziani è andata diminuendo, da circa il 23% nel 2008 al 20% nel 2011. Il Governo cileno ha inoltre previsto sovvenzioni per i vuoti contributivi delle donne e dei lavoratori a basso reddito. I contributi ai conti pensione individuali stanno altresì assumendo carattere obbligatorio per i lavoratori autonomi.
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Indicatori
Occupazione - Cile apri
Principali risultati
Avere un impiego comporta numerosi benefici: l'occupazione rappresenta una fonte di reddito, favorisce l'inclusione sociale, consente di realizzare le proprie aspirazioni, consolida l'autostima e migliora le competenze lavorative. In Cile, circa il 56% della popolazione in età lavorativa, compresa tra 15 e 64 anni, ha un lavoro retribuito. Tale percentuale è inferiore rispetto alla media OCSE, pari al 66% ed è una delle percentuali più basse dell’area OCSE Si definiscono disoccupate le persone che attualmente non lavorano ma che sono disposte a farlo e che cercano attivamente un lavoro. La disoccupazione di lunga durata può avere un effetto molto negativo sul senso di benessere e di autostima e può causare una perdita delle competenze lavorative, riducendo ulteriormente l'occupabilità. In Cile la percentuale della forza lavoro disoccupata da un anno o più, è attualmente superiore rispettoalla media OCSE dell’1,3%.
Il salario e altri benefici monetari associati all'occupazione sono un aspetto molto rilevante della qualità del lavoro. In Cile il reddito da lavoro medio annuo è pari a 26 729 USD, un reddito molto inferiore rispetto alla media OCSE di 49 165 USD.
La sicurezza di mantenere il proprio posto di lavoro rappresenta un altro fattore essenziale della qualità occupazionale, che influisce su un’eventuale perdita di reddito prevista in caso di disoccupazione. Ciò include le probabilità di perdere il proprio posto di lavoro, la durata del periodo di disoccupazione e l'ammontare dei sussidi pubblici su cui si potrebbe contare. I lavoratori che sono confrontati a un rischio elevato di perdere il proprio impiego sono più vulnerabili, soprattutto nei Paesi in cui il sistema di protezione sociale è meno sviluppato. In Cile, i lavoratori sono soggetti a una perdita di reddito del 7% in caso di disoccupazione, una percentuale superiore rispetto alla media OCSE del 5,1%.
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Politiche migliori per vite migliori
Corsi di formazione per i lavoratori vulnerabili
Il Governo cileno ha lanciato il programma MásCapaz per migliorare le prospettive occupazionali delle fasce più vulnerabili della popolazione, in particolar modo i giovani e le donne.
Si tratta di un ambizioso programma di avvicinamento all'attività lavorativa destinato ai lavoratori poco qualificati e a quelli che hanno tendenza a uscire rapidamente dal mercato del lavoro. Il piano prevede corsi di formazione intensivi di 200-300 ore. MásCapaz consentirà inoltre di incrementare la spesa per i programmi destinati al mercato del lavoro per un valore pari allo 0,4% del PIL cileno, facendo così aumentare il tasso di attività delle donne e riducendo il divario di genere.
Nel primo anno di attuazione del programma, 56 000 persone hanno partecipato al programma di formazione: tra queste, il 50% era di età inferiore ai 30 anni e il 75,8% faceva parte del 20% della fascia più povera della popolazione. Entro il 2018, 300 000 donne e 150 000 giovani dovrebbero partecipare ai corsi di formazione erogati da MásCapaz. Un maggior numero di posti di lavoro per donne con un basso reddito
Il tasso di occupazione delle lavoratrici cilene con scarso reddito si mantiene a un basso livello a causa delle barriere economiche, poiché spesso lo stipendio non è sufficiente per compensare il costo della custodia dei bambini. Sebbene la partecipazione femminile al mercato del lavoro sia aumentata rispetto ai primi anni del 2000 quando era inferiore al 40%, rimane ancora bassa con un valore del 55,7% nel 2014.
Per incoraggiare un maggior numero di donne a svolgere un’attività lavorativa remunerata, il Governo cileno ha introdotto un nuovo contributo (Bono al Trabajo de la Mujer), dal 2012, nell'ambito del nuovo programma di aiuti finanziari alla popolazione, Ingreso Etico Familiar. Il programma che introduce il nuovo contributo è stato creato in seguito ai risultati positivi ottenuti con il Subsidio al Empleo Jóven, un’indennità lavorativa per i giovani, ed è destinato alle donne tra i 25 e i 59 anni. Almeno il 40% delle lavoratrici più svantaggiate ha diritto a percepire questo sussidio. Tale prestazione può avere un valore massimo di 34 000 CLP (67 USD) al mese, che si aggiunge a quella istituita da Ingreso Etico Familiar. Il programma include anche il versamento di una sovvenzione per i datori di lavoro, al fine di stimolare la domanda di manodopera. Si calcola che, nel 2012, circa 180 mila donne hanno beneficiato di tale contributo.
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Indicatori
Soddisfazione - Cile apri
Principali risultati
La felicità intesa come benessere soggettivo può essere misurata in termini di soddisfazione di vita, presenza di esperienze e sensazioni positive, nonché assenza di esperienze e sensazioni negative. Benché soggettivi, tali indicatori costituiscono un utile complemento a dati oggettivi, al fine di mettere a confronto la qualità della vita nei diversi Paesi esaminati.
L’indicatore di soddisfazione di vita rileva come la gente valuta la propria vita nel suo insieme, piuttosto che sulla base delle loro percezioni del momento. Quando è stato chiesto di valutare la loro soddisfazione generale per la vita su una scala da 0 a 10, i cileni hanno dato, in media, un voto pari a 6,2 punti, un punteggio inferiore rispetto allamedia OCSE di 6,7 punti.
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Indicatori
Sicurezza - Cile apri
Principali risultati
Il senso di sicurezza personale è un elemento essenziale del benessere degli individui. Vi sentite al sicuro, ad esempio, camminando per la strada, da soli, di notte? In Cile, il 41% delle persone intervistate dichiara di sentirsi al sicuro quando camminano da sole di notte, una percentuale molto inferiorerispetto alla media OCSE, del 74 %.
Il tasso di omicidi (numero di omicidi ogni 100 000 abitanti) costituisce un indicatore più attendibile del livello di sicurezza esistente in un Paese, perché, a differenza di altri crimini, gli omicidi sono, di norma, sempre denunciati alle forze di polizia. Secondo i più recenti dati OCSE, in Cile il tasso di omicidi è pari a 2,4 un tasso inferiore rispetto alla media OCSE, pari a 2,6.
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Indicatori
equilibrio - Cile apri
Principali risultati
Trovare il giusto equilibro tra lavoro e vita privata è la sfida che attende tutti i lavoratori, in particolare i genitori che lavorano. La capacità di conciliare con successo lavoro, impegni familiari e vita personale è importante per il benessere di tutti i membri del nucleo familiare. Le autorità pubbliche possono contribuire ad affrontare il problema incoraggiando pratiche lavorative di supporto e flessibili, rendendo più semplice per i genitori trovare un miglior equilibrio tra lavoro e vita di casa.
Un aspetto importante dell’equilibrio tra lavoro e vita privata è la quantità di tempo trascorso sul posto di lavoro. È comprovato che orari di lavoro molto lunghi possono danneggiare la salute personale, compromettere la sicurezza e aumentare lo stress. In Cile, tuttavia, quasi l’8% dei lavoratori ha orari di lavoro retribuito molto lunghi, una percentuale inferiore rispetto alla media OCSE del10%.
Inoltre, più le persone lavorano, meno tempo hanno da dedicare ad altre attività come trascorrere il tempo in compagnia altrui, lo svago, mangiare o dormire. La quantità e la qualità del tempo libero sono importanti per il benessere generale e possono procurare ulteriori benefici per la salute fisica e mentale. In Cile, i lavoratori a tempo pieno dedicano, in media, meno ore al giorno alla cura personale (mangiare, dormire, ecc.) e al tempo libero (socializzare con amici e familiari, hobby, giochi, utilizzo di computer e televisione, ecc.) rispetto alla media OCSE di 15 ore.
Politiche migliori per vite migliori
Qualità nell'assistenza all'infanzia
Il Governo cileno ha ampliato l'assistenza all'infanzia di alta qualità per aumentare la partecipazione femminile alla forza lavoro. Tra il 2014 e il 2018, il Governo costruirà più di 3.000 nuovi centri per l'assistenza all'infanzia e continuerà ad ampliare le strutture esistenti. I piani del Cile per creare nuovi spazi per l'assistenza diurna e asili nido di livello intermedio nel corso dei prossimi quattro anni porterà il Paese in linea con la media OCSE. Il piano pubblico per la realizzazione di 534 asili nido rappresenta un promettente passo in avanti verso il raggiungimento di questo obiettivo. I nuovi asili nido offriranno a oltre 10.000 bambini di età compresa tra 0 e 2 anni l'accesso all'assistenza e all'istruzione per la prima infanzia.