Norvegia
Lo sapevate?
indicator | value | unit |
---|---|---|
Popolazione | 5.3 | milioni |
Numero di visitatori/anno | 2.5 | milioni |
Energie rinnovabili | 46.9 | % |
Come va la vita?
La Norvegia consegue ottimi risultati in numerosi aspetti del benessere nel rispetto alla maggior parte dei Paesi esaminati nel Better Life Index, La Norvegia si colloca al di sopra della media in termini di occupazione, equilibrio lavoro-vita privata, istruzione, salute, qualità ambientale, relazioni sociali, impegno civico, sicurezza e soddisfazione di vita. Queste classifiche si basano su una selezione di dati disponibili.
Sebbene il denaro non possa comprare la felicità, è uno strumento importante per raggiungere un tenore di vita più elevato. In Norvegia, il reddito netto medio rettificato delle famiglie è pari a 39 144 USD annui pro capite, un reddito superiore rispetto alla media OCSE pari a USD 30 490 USD annui.
In termini di occupazione, in Norvegia circa il 75% delle persone di età compresa tra 15 e 64 anni ha un lavoro retribuito, una percentuale superiore rispetto alla media OCSE del 66%. Il 77% circa degli uomini ha un lavoro retribuito, rispetto al 73% delle donne. In Norvegia, l’1% dei lavoratori dipendenti ha un orario di lavoro retribuito molto lungo, con il 2% degli uomini, rispetto all’1% delle donne, una percentuale inferiore rispetto alla media OCSE, pari al 10%
Una buona istruzione e valide competenze sono requisiti importanti per trovare un lavoro. In Norvegia, l’82% degli adulti di età compresa tra i 25 e i 64 anni ha completato il ciclo di istruzione secondaria superiore, una percentuale superiore rispetto alla media OCSE, pari al 79%. In Norvegia, il tasso di completamento degli studi secondari superiori varia leggermente tra gli uomini e le donne: l’82% degli uomini ha completato con successo gli studi secondari superiore rispetto all’83% delle donne. Per quanto riguarda la qualità del sistema di istruzione, lo studente medio ha ottenuto un punteggio pari a 497 punti in termini di competenze in lettura, matematica e scienze, nell’ambito del Programma OCSE per la valutazione internazionale degli studenti (PISA). Tale punteggio è superiore rispetto alla media OCSE, pari a 488 punti. In Norvegia, le ragazze hanno ottenuto, in media, 22 punti in più rispetto ai ragazzi; il divario è ben superiore rispetto alla media OCSE, pari a 5 punti.
In termini di la salute, in Norvegia la speranza di vita alla nascita è di 83 anni, due anni in più rispetto alla media OCSE, di 81 anni. La speranza di vita è di 85 anni per le donne, a fronte di 81 anni per gli uomini. Il livello atmosferico di PM2,5 – microparticolato costituito da particelle inferiori a 10 micron che possono penetrare nei polmoni e danneggiarli– è di 6,7 microgrammi per metro cubo, un dato inferiore rispetto alla media OCSE di 14 microgrammi per metro cubo. In Norvegia, il 98% delle persone intervistate dichiara di essere soddisfatto della qualità dell’acqua, una percentuale superiore rispetto alla media OCSE, pari all’84%.
Per quanto riguarda la sfera pubblica, in Norvegia si riscontrano un forte senso di appartenenza e livelli elevati di partecipazione civica. Il 96% degli intervistati dichiara di conoscere qualcuno su cui poter contare nel momento del bisogno, una percentuale superiore rispetto alla media OCSE pari al 91%. In occasione delle ultime elezioni, l'affluenza alle urne, indicatore della partecipazione dei cittadini al processo politico, è stata del 78%, una percentualesuperiore rispetto alla media OCSE, pari al 69%. Lo status socioeconomico può influenzare il tasso di partecipazione al voto: l’affluenza alle urne è stimata, rispettivamente, all’81% per il 20% della popolazione più abbiente e al 72% per il 20% della popolazione più indigente.
Alla richiesta di attribuire un voto alla loro soddisfazione generale di vita, su una scala da 0 a 10, i norvegesi hanno dato, in media, un voto pari a 7,3, un punteggio superiore rispetto alla media OCSE, pari a 6,7 punti.
Per maggiori informazioni sulle stime e sugli anni di riferimento, cfr. FAQ e la banca dati BLI
Temi
Norvegia In dettaglio
Abitazione - Norvegia apri
Principali risultati
Vivere in condizioni abitative soddisfacenti è uno degli aspetti più importanti della vita. L'abitazione soddisfa uno dei bisogni primari dell'uomo, quello di protezione, ma non è sufficiente avere un tetto sulla testa. L'abitazione deve anche essere il luogo dove si può riposare e dormire, un luogo che ci garantisce sicurezza, intimità, spazio personale e che consente di avere una famiglia. È la possibilità di soddisfare tutte queste condizioni che ti fa sentire veramente a casa. Naturalmente, resta da sapere se le persone possono permettersi un’abitazione adeguata.
La spesa abitativa riveste un ruolo centrale nel bilancio familiare e rappresenta la principale voce di spesa per molti individui e famiglie se si prendono in considerazione affitto, gas, elettricità, acqua, mobilio e riparazioni. In Norvegia, le famiglie spendono in media il 18% del loro reddito lordo rettificato per l'abitazione, una percentuale inferiore alla media OCSE del 20%.
Oltre a misurare il livello di spesa abitativa, è anche necessario prendere in considerazione le condizioni di vita, come il numero medio di vani a persona e la presenza di dotazioni di base. Per misurare la condizione di sovraffollamento si divide il numero di locali presenti nell'abitazione per il numero di persone che vi abitano. Un alloggio sovraffollato, infatti, può avere un'incidenza negativa sulla salute fisica e mentale, sui rapporti con gli altri e sullo sviluppo dei bambini. Il sovraffollamento, inoltre, comporta spesso servizi carenti in materia di fornitura idrica e fognature. In Norvegia, l'abitazione media comprende 2,1 vani a persona, un dato superiore alla media OCSE, pari a 1,7 vani a persona. Per quanto riguarda le dotazioni di base, quasi tutte le abitazioni in Norvegia dispongono di un accesso privato ai servizi igienici interni con scarico, un dato superiore alla media OCSE, pari al 97%.
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Indicatori
reddito - Norvegia apri
Principali risultati
Sebbene il denaro non compri la felicità, esso rappresenta un importante mezzo per raggiungere standard di vita e un benessere più elevati. Una maggiore ricchezza economica potrebbe anche consentire di fare scelte migliori in materia di istruzione, assistenza sanitaria e abitazione.
Il reddito netto disponibile rettificato delle famiglie corrisponde alle entrate che un nucleo familiare percepisce ogni anno al netto di imposte e trasferimenti e rappresenta il denaro a sua disposizione, da spendere per beni o servizi. In Norvegia, il reddito netto medio rettificato delle famiglie è pari a 39 144 USD l’anno pro capite, un dato superiore rispetto alla media OCSE di 30 490 USD.
La ricchezza netta di una famiglia consiste nel valore totale del suo patrimonio finanziario e non finanziario, come liquidità o azioni detenute in conti bancari, la residenza principale, altri beni immobili, veicoli, oggetti di valore e altre attività non finanziarie (ad esempio, altri beni durevoli di consumo).
In Norvegia, la ricchezza netta delle famiglie è stimata come pari a 268 358 USD, un dato inferiore rispetto alla media OCSE di 323 960 USD.
Politiche migliori per vite migliori
Redistribuzione per una società egualitaria
La politica economica della Norvegia assegna una priorità elevata all'inclusione e all'egualitarismo e la coesione sociale è elevata. La disparità salariale è bassa, unita a un'elevata partecipazione alla forza lavoro (significativamente tra le donne) e la redistribuzione attraverso il sistema fiscale e delle prestazioni risulta in una distribuzione egualitaria del reddito netto delle famiglie.
Il sistema fiscale norvegese genera un gettito notevole con una particolare enfasi sulla tassazione del reddito. Questo aspetto mette in evidenza un'altra dimensione della società norvegese, poiché le entrate fiscali contribuiscono a finanziare servizi pubblici di ampia portata. Tuttavia, un'elevata imposta sul reddito limita la capacità economica per la diversificazione e incide sulla competitività dei costi. Il Governo pone un accento significativo sulla riduzione del carico fiscale, in particolare per le imprese.
In linea con la politica di riduzione fiscale del Governo, la struttura tributaria complessiva della Norvegia potrebbe passare da un'imposizione fiscale diretta a una indiretta per incoraggiare la crescita della produttività. Le distorsioni fiscali nell'edilizia abitativa, inoltre, potrebbero essere ridotte abolendo la deducibilità degli interessi sui mutui oppure aumentando le imposte sugli immobili a garanzia di una rendita implicita.
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Indicatori
Occupazione - Norvegia apri
Principali risultati
Avere un impiego comporta numerosi benefici: l'occupazione rappresenta una fonte di reddito, favorisce l'inclusione sociale, consente di realizzare le proprie aspirazioni, consolida l'autostima e migliora le competenze lavorative. In Norvegia, circa il 75% della popolazione in età lavorativa, compresa tra 15 e 64 anni ha un lavoro retribuito. Tale percentuale è superiore alla media OCSE, pari al 66%.
Si definiscono disoccupate le persone che attualmente non lavorano ma che sono disposte a farlo e che cercano attivamente un lavoro. La disoccupazione di lunga durata può avere un effetto molto negativo sul senso di benessere e di autostima e può provocare una perdita delle competenze lavorative, riducendo ulteriormente l'occupabilità. In Norvegia, la percentuale della forza lavoro disoccupata da un anno o più, è attualmente quasi pari allo 0,9%, una percentuale inferiore alla media OCSE dell’1,3%.
Il salario e altri benefici monetari associati all'occupazione sono un aspetto molto rilevante della qualità del lavoro. In Norvegia il reddito da lavoro medio annuo è pari a 55 780 USD, superiore alla media OCSE di 49 165 USD.
La sicurezza di mantenere il proprio posto di lavoro rappresenta un altro fattore essenziale della qualità occupazionale, che influisce su un’eventuale perdita di reddito prevista in caso di disoccupazione. Ciò include le probabilità di perdere il proprio posto di lavoro, la durata del periodo di disoccupazione e l'ammontare dei sussidi pubblici su cui si potrebbe contare. I lavoratori che sono confrontati a un rischio elevato di perdere il proprio impiego sono più vulnerabili, soprattutto nei Paesi in cui il sistema di protezione sociale è meno sviluppato. In Norvegia i lavoratori sono soggetti ad una perdita di reddito del 2,5% in caso di disoccupazione, una percentuale inferiore alla media OCSE del 5,1%.
Per maggiori informazioni sulle stime e gli anni di riferimento, cfr. le FAQ e la banca dati BLI.
Politiche migliori per vite migliori
Invogliare i migranti a lavorare nelle zone rurali
In Norvegia alcune regioni hanno difficoltà a creare condizioni di vita adeguate ai lavoratori espatriati. Un buon esempio ne è la contea di Møre og Romsdal, la cui principale città (45 000 abitanti) è Ålesund. Le aziende locali, specializzate nella cantieristica destinata all'industria petrolifera, avevano difficoltà a reperire ingegneri e altre figure qualificate con diplomi universitari ed erano quindi interessate ad attrarre nuove famiglie.
Lo stile di vita in queste zone rurali della Norvegia non si addice a tutti i lavoratori espatriati e durante il primo anno molti decidono di lasciare il lavoro. Secondo le autorità della contea, se il migrante o la famiglia superano il primo anno, vi sono buone probabilità che decidano di proseguire l'esperienza lavorativa. In genere le donne espatriate che vengono a lavorare nella contea sono nubili ma ci sono probabilità che decidano di restare se trovano un partner. Gli uomini tendono invece a portare le loro famiglie nel nuovo paese e quando i loro figli iniziano il percorso scolastico il tasso di permanenza è elevato.
La Camera del commercio di Ålesund, in collaborazione con aziende e autorità locali, ha fondato una scuola internazionale sotto forma di fondazione senza scopo di lucro. Lo Stato norvegese finanzia l'85% della retta scolastica e i lavoratori espatriati devono pagare soltanto una frazione minima della retta che verserebbero a una scuola privata di Oslo. La contea ha anche richiesto ai servizi comunali delle cittadine rurali di dimostrarsi più attive nei confronti dei nuovi migranti, per esempio accogliendoli al loro arrivo, identificando le eventuali necessità e fornendo loro aiuto. Se, ad esempio, il congiunto di un lavoratore espatriato non ha un'occupazione, le aziende locali cercano attivamente di identificare un impiego consono.
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Relazioni sociali - Norvegia apri
Principali risultati
Gli uomini sono esseri sociali. La frequenza dei contatti con gli altri e la qualità delle relazioni interpersonali sono quindi elementi determinanti del nostro benessere.
Una forte rete sociale o comunità può sia fornire un sostegno psicologico nelle fasi alterne della vita sia aiutare a trovare lavoro e ad accedere a servizi e ad altre opportunità materiali. In Norvegia il 96% delle persone dichiara di conoscere qualcuno su cui poter contare in caso di necessità, una percentuale superiore alla media OCSE del 91%.
Una rete sociale debole può limitare le opportunità economiche, scarsi contatti con gli altri e, in definitiva, un senso di isolamento. Gli individui socialmente isolati faticano a integrarsi nella società con una partecipazione attiva e a realizzare le proprie aspirazioni personali.
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Indicatori
Istruzione - Norvegia apri
Principali risultati
Una popolazione ben istruita e con una buona formazione è essenziale per il benessere sociale ed economico di un Paese. L’istruzione ha un ruolo fondamentale nel trasmettere alle persone le conoscenze, le qualifiche e le competenze necessarie per partecipare attivamente alla società e alla vita economica. Un buon livello d’istruzione migliora considerevolmente le opportunità di trovare un lavoro e di guadagnare bene.
I norvegesi possono prevedere di studiare per 18,4 anni tra i 5 e i 39 anni, 18,3 anni di studio, un dato simile alla media OCSE pari a 18 anni.
Possedere un diploma di scuola media secondaria è diventato sempre più importante in tutti i Paesi, da quando le competenze richieste dal mercato del lavoro sono sempre più basate sulla conoscenza. Le percentuali di diplomati della scuola secondaria superiore danno, in questo senso, una buona indicazione della capacità di ciascun Paese a preparare i propri studenti alle esigenze minime del mercato del lavoro. In Norvegia, l’82% degli adulti di età compresa tra i 25 e i 64 anni ha completato gli studi secondari superiori, una percentuale superiore alla media OCSE, del 79%.
I tassi di conseguimento di un diploma, sebbene siano importanti, dicono poco sulla qualità dell’insegnamento ricevuto. Il Programma internazionale per la Valutazione degli Studenti (PISA) esamina in che misura gli studenti hanno acquisito, alla fine della scuola obbligatoria (in genere intorno ai 15 anni) alcune conoscenze e competenze, in particolare in lettura, matematica e scienze, essenziali per una piena partecipazione alla società moderna. Nel 2018, il programma PISA ha valutato le competenze in lettura, matematica e scienze degli studenti, poiché gli studi mostrano che tali competenze costituiscono degli indicatori più attendibili del livello di benessere economico e sociale rispetto al numero di anni trascorsi a scuola.
In Norvegia, il punteggio medio ottenuto dagli studenti in lettura, matematica e scienze è pari a 497 punti e superiore alla media dell’OCSE, pari a 488 punti.
I sistemi scolastici più efficaci riescono a trasmettere un insegnamento di alta qualità a tutti gli studenti.
Politiche migliori per vite migliori
Facilitare l'accesso ai servizi di istruzione e di assistenza per la prima infanzia
La Norvegia ha attuato una serie di riforme per aiutare i genitori delle famiglie meno abbienti a iscrivere i propri figli alla scuola materna, dando ai bambini più piccoli un accesso migliore all’istruzione e all’assistenza per la prima infanzia (ECEC). La riforma del 2004/09 ha introdotto per la prima volta una norma che ha l’obiettivo di ridurre del 35% le spese di iscrizione in tutti gli asili nido del Paese entro il 2014. Tra il 2004 e il 2012, la partecipazione dei bambini di età compresa tra gli 1 e i 5 anni all’istruzione e all’assistenza della prima infanzia è notevolmente aumentata.
Nel 2015, una nuova normativa ha stabilito che le spese di iscrizione non devono superare il 6% del reddito familiare per le famiglie a basso reddito, e ha ridotto le tasse per le famiglie in difficoltà, mentre le famiglie a reddito più elevato hanno pagato la tariffa massima. Inoltre, i bambini meno abbienti di età compresa tra i 3 e i 5 anni hanno diritto a 20 ore di asilo nido gratuito a settimana.
Questi cambiamenti non sono stati ancora pienamente valutati, ma si è osservato che il numero di anni in asilo influenza i punteggi ottenuti dai bambini nei test di alfabetizzazione nella scuola primaria. Tra i bambini che hanno frequentato la scuola dell’infanzia almeno quattro anni, solo il 15% ha ottenuto un punteggio basso, una percentuale che sale a circa il 40% per i bambini che non hanno frequentato, o hanno frequentato per soli 2 anni, una struttura ECEC. La possibilità di usufruire di 20 ore settimanali gratuite ha aumentato del 15% la partecipazione dei bambini che parlano una lingua minoritaria e ha permesso loro di ottenere migliori risultati nei test condotti nelle scuole di primo e secondo grado, contrariamente ai bambini che non hanno partecipato al programma. Queste prime constatazioni permettono di pensare che i risultati dei bambini meno abbienti continueranno a migliorare.
Formazione dei dirigenti scolastici
Nel 2009, la Norvegia ha introdotto un programma di formazione e sviluppo della leadership per migliorare la preparazione dei dirigenti scolastici. Il programma prevede corsi di formazione per dirigenti scolastici, in particolare per coloro che, nella loro posizione, hanno meno di due anni di esperienza. La formazione si concentra su cinque temi principali: i risultati dell'apprendimento degli alunni e l'ambiente di apprendimento, la gestione e l'amministrazione, la cooperazione e lo sviluppo organizzativo, lo sviluppo e il cambiamento, e il ruolo della leadership. Sulla base dell’esperienza e delle valutazioni del programma, oggi si osserva un maggiore coinvolgimento tra le istituzioni e le organizzazioni di dirigenti scolastici, una maggiore diffusione delle competenze in materia di formazione e una maggiore condivisione delle conoscenze tra i partecipanti.
Approfondimenti
Resources for future well-being, How’s Life? 2015
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Indicatori
Ambiente - Norvegia apri
Principali risultati
La qualità dell'ambiente incide direttamente sulla nostra salute e sul nostro benessere. L'inquinamento atmosferico esterno rappresenta un grave problema ambientale che influisce direttamente sulla qualità della vita di tutti noi. Nonostante varie iniziative nazionali e internazionali e un calo delle principali emissioni inquinanti, gli effetti dell'inquinamento atmosferico urbano sulla salute continuano ad aggravarsi e l'inquinamento atmosferico diventerà probabilmente la principale causa ambientale di mortalità precoce entro il 2050. L'inquinamento atmosferico urbano, spesso causato dai mezzi di trasporto o dalla combustione di legno o carbone su piccola scala, è associato a tutta una serie di problemi sanitari: da irritazioni oculari di minore entità a infezioni delle vie respiratorie superiori di breve durata, malattie respiratorie croniche come l'asma, patologie cardiovascolari o tumori ai polmoni. I bambini e le persone anziane possono essere particolarmente esposti a tali rischi.
Il PM2,5 – microparticolato costituito da particelle inferiori a 10 micron che possono penetrare profondamente nei polmoni – è monitorato nei Paesi dell'OCSE poiché può nuocere alla salute e ridurre la speranza di vita. In Norvegia, la concentrazione di PM2,5 èpari a 6,7 microgrammi per metro cubo, un dato nettamente inferiore alla media OCSE di 14 microgrammi per metro cubo e inferiore alla soglia annua di 10 microgrammi per metro cubo raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
L'accesso all'acqua potabile è un fattore fondamentale per il benessere umano. Nonostante i Paesi dell’OCSE abbiano compiuto progressi significativi in materia di riduzione dell'inquinamento idrico, non è sempre facile valutare con precisione i miglioramenti della qualità dell'acqua dolce. In Norvegia, il 98% della popolazione afferma di essere soddisfatta della qualità dell'acqua, una delle percentuali più elevate dell’area OCSE, dove la media è pari all'84%.
Politiche migliori per vite migliori
La Norvegia ai primi posti per la vendita di veicoli elettrici
In seguito all'introduzione di risoluti provvedimenti pubblici, la Norvegia registra la più elevata percentuale di vendite di veicoli elettrici di tutto il mondo. Nel 2015, quasi il 25% dei veicoli venduti era, infatti, rappresentato da veicoli elettrici a batteria e da veicoli ibridi plug-in. L'elevata percentuale di veicoli elettrici venduti è una conseguenza del rigoroso sistema fiscale imposto dalla Norvegia per l'acquisto di veicoli e per i carburanti. In linea generale, il calcolo delle elevate tasse di immatricolazione è basato sulle prestazioni del veicolo in materia di emissioni.
Il piano di sostegno norvegese a favore dei veicoli elettrici introdotto dal Paese nel 1990 comprende esenzioni dal pedaggio stradale e dal pedaggio contro la congestione del traffico, parcheggio gratuito, esenzione dall'Iva e accesso alle corsie preferenziali per gli autobus in determinate fasce orarie. Le prime infrastrutture pubbliche di ricarica sono state installate in maniera coordinata a livello nazionale nel 2009-2010 e alla fine del 2010 si contavano oltre 2800 nuovi punti di ricarica (a ricarica lenta). Nei cinque anni seguenti, i sussidi forniti dal Governo per l'installazione e la gestione dei punti di ricarica pubblici sono stati gradualmente trasferiti agli enti locali. Alla fine del 2016 si contavano oltre 1000 punti di ricarica rapida o “mediamente rapida” ed erano in funzione oltre 7500 punti di ricarica pubblici.
Nonostante tali politiche siano state attuate da oltre un decennio, l'aumento delle quote di vendita dei veicoli elettrici registrato in Norvegia è un fenomeno inatteso e molto recente. Il lungo periodo di ritardo nelle vendite può essere dovuto alla scelta limitata di modelli inizialmente in vendita, alla lentezza del miglioramento delle caratteristiche dei veicoli elettrici e della loro competitività di costo e al lungo tempo di reazione dei consumatori dopo il lancio delle auto elettriche prima di mostrare interesse per questo tipo di veicoli. Data la differenza di costo esistente tra i veicoli elettrici e quelli convenzionali e l'accesso limitato alle infrastrutture di ricarica, la rapida crescita del mercato norvegese di veicoli elettrici non sarebbe stata possibile senza le notevoli misure di sostegno messe in atto dal Governo.
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Impegno civile - Norvegia apri
Principali risultati
La fiducia nel Governo è essenziale per il benessere e la coesione sociale. Un’elevata affluenza alle urne è una misura della partecipazione dei cittadini al processo politico. Nelle elezioni più recenti per le quali sono disponibili dei dati statistici, l’affluenza degli elettori alle urne in Norvegia è stata pari al 78% degli elettori iscritti. Questa percentuale è superiore alla media OCSE del 69%.
Una più ampia partecipazione dei cittadini al processo decisionale è altresì importante per responsabilizzare i Governi e preservare la fiducia nelle istituzioni pubbliche Il processo formale per l’impegno pubblico nell'elaborazione di leggi e regolamenti è un modo per valutare in quale misura i cittadini possono partecipare alle decisioni del Governo su questioni importanti che riguardano la loro vita. In Norvegia il livello di partecipazione delle parti interessate al processo normativo è pari a un indice di 2,2 punti (su una scala compresa fra 0 e 4), un valore superiore alla media OCSE pari a 2,1.
Per maggiori informazioni sulle stime e gli anni di riferimento, cfr. le FAQ e la banca dati BLI.
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Salute - Norvegia apri
Principali risultati
Nel corso degli ultimi decenni, la maggior parte dei Paesi dell’OCSE ha registrato ampi progressi in tema di speranza di vita, grazie alle migliori condizioni di vita, agli interventi del sistema sanitario pubblico e ai progressi compiuti dalla medicina. La speranza di vita alla nascita in Norvegia si attesta a 83 anni, due anni in più rispetto alla media OCSE di 81 anni.
L' aumento della speranza di vita è generalmente associato a una maggiore spesa sanitaria per persona, sebbene molti altri fattori (come il tenore di vita, gli stili di vita, l'istruzione e i fattori ambientali) abbiano un impatto.
Alla domanda “Come va la tua salute in generale?”, il 75% delle persone intervistate in Norvegia ha dichiarato di essere in essere in buona salute, una percentuale superiore rispetto alla media OCSE del 68%. Nonostante la natura soggettiva della domanda, le risposte ricevute si sono rivelate un buon indicatore di come le persone usufruiranno in futuro delle cure sanitarie. Il sesso, l’età e la condizione sociale dell’intervistato possono influire sulle risposte a questa domanda.
Politiche migliori per vite migliori
Cure generiche a Oslo
A Oslo sono in corso numerose iniziative per far fronte alla sfida di soddisfare le mutevoli esigenze in ambito di assistenza sanitaria generica.
Oslo vanta un’unità di cura d’urgenza gestita da medici di base, con 32 letti, allo scopo di evitare il ricovero in ospedale di pazienti la cui diagnosi è conosciuta. L’unità di cura d’urgenza è gestita parallelamente ai primary care emergency services (PCES), i servizi di cura generica d’emergenza che dirigono la Clinical Decision Unit (CDU), un’unità clinica decisionale, dove i pazienti possono rimanere fino a 24 ore prima che venga presa la decisione di ricoverarli o di mandarli a casa. Il 20% circa dei pazienti viene ricoverato, ma il comune di Oslo stima che, senza la CDU, tale dato si attesterebbe attorno all’80%. L’unità di cura generica d’emergenza di Oslo offre altresì servizi sociali di emergenza come l‘organizzazione di alloggi per i senza dimora o l'assistenza alle vittime di aggressioni. Sono circa 23.000 i contatti ogni anno e indicano una forte domanda. Oslo vanta, infine, un’unità innovativa dove gli anziani posso rivolgersi per ricevere assistenza infermieristica. I pazienti spesso contattano di loro iniziativa l'assistenza sociale e occasionalmente anche quella clinica (per esempio quando manifestano i sintomi dell'influenza). L’unità è gestita da infermieri e, se necessario, i pazienti possono essere mandati presso un centro di assistenza clinica specialistica, una circostanza che si è dimostrata comune e i fatti comprovano che i pazienti che sono stati una volta presso queste strutture si sentono rassicurati dalla loro presenza e tendono a non abusarne.
Diagnosi più veloci
L'Oslo University Hospital norvegese ha ridotto notevolmente i tempi di attesa della diagnosi per il tumore al seno, per diminuire i livelli di ansia e incertezza dei pazienti. L'ospedale si è avvalso di metodi di innovazione studiati appositamente per identificare le inefficienze logistiche e organizzative e migliorare il flusso di lavoro. In passato, le donne dovevano attendere fino a 12 settimane per sapere se il tumore era maligno o benigno; il tempo di attesa è stato ridotto del 75% (o a 48 ore).
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Indicatori
Soddisfazione - Norvegia apri
Principali risultati
La felicità intesa come benessere soggettivo può essere misurata in termini di soddisfazione di vita, presenza di esperienze e sensazioni positive, nonché assenza di esperienze e sensazioni negative. Benché soggettivi, tali indicatori costituiscono un utile complemento a dati oggettivi al fine di mettere a confronto la qualità della vita nei diversi Paesi esaminati.
L’indicatore di soddisfazione di vita come la gente valuta la propria vita nel suo insieme piuttosto che sulla base delle loro percezioni e conseguenti sensazioni del momento. Quando è stato chiesto di valutare la loro soddisfazione generale per la vita su una scala da 0 a 10, i norvegesi hanno dato, in media, un voto pari a 7,3, un punteggio superiore rispetto alla media OCSE pari a 6,7 punti.
Politiche migliori per vite migliori
Livelli elevati di soddisfazione di vita basati su una forte coesione sociale
Nell’ambito dei confronti internazionali, la Norvegia vanta risultati notevoli nel campo del benessere materiale, così come in altre dimensioni della qualità della vita. Il livello medio di soddisfazione di vita in Norvegia, ad esempio, è tra i più elevati dell’area OCSE.
Tali punteggi più elevati possono essere dovuti al modello norvegese di società relativamente egualitaria per il quale il consenso sociale e un alto livello d’inclusività sono importanti. In Norvegia, si riscontra non solo un basso divario tra i salari, ma anche una notevole redistribuzione attraverso il sistema fiscale e previdenziale. Anche l’erogazione generosa di servizi pubblici svolge un ruolo importante nella realizzazione personale e nel benessere dei norvegesi. Dati recenti indicano che la popolazione norvegese è orgogliosa di tali servizi: nel 2014, l'82% ha dichiarato di essere molto soddisfatta del sistema sanitario, a fronte della media OCSE del 71%. L’82% della popolazione, inoltre, ha affermato di essere molto soddisfatta del sistema di istruzione offerto dal Paese, a fronte della media del 67% dell’intera area OCSE.
Grazie alle proprie risorse petrolifere, negli ultimi dieci anni le entrate pubbliche della Norvegia hanno superato la spesa, perfino nel corso della recente crisi finanziaria. Grazie alle proprie risorse naturali e ad appropriate politiche generali macroeconomiche, il Paese è stato protetto dalle peggiori conseguenze della crisi permettendo alla Norvegia di continuare a godere di elevati livelli di reddito e di benessere.
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Indicatori
Sicurezza - Norvegia apri
Principali risultati
Il senso di sicurezza personale è un elemento essenziale del benessere degli individui. Vi sentite al sicuro, ad esempio, camminando per la strada, da soli, di notte? In Norvegia, circa il 93% delle persone intervistate dichiara di sentirsi al sicuro quando camminano da sole di notte, una percentuale molto superiore rispetto alla media OCSE del 74%, nonché una delle più alterilevate nell’area dell’OCSE.
Il tasso di omicidi (numero di omicidi ogni 100 000 abitanti) costituisce un indicatore più attendibile del livello di sicurezza esistente in un Paese, perché, a differenza di altri crimini, gli omicidi sono, di norma, sempre denunciati alle forze di polizia. Secondo i più recenti dati OCSE, in Norvegia il tasso di omicidi è pari a 0,6, un tasso inferiore rispetto alla media OCSE pari a 2,6.
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Indicatori
equilibrio - Norvegia apri
Principali risultati
Trovare il giusto equilibro tra lavoro e vita privata è la sfida che attende tutti i lavoratori, in particolare i genitori che lavorano. La capacità di conciliare con successo lavoro, impegni familiari e vita personale è importante per il benessere di tutti i membri del nucleo familiare. Le autorità pubbliche possono contribuire ad affrontare il problema incoraggiando pratiche lavorative di supporto e flessibili, rendendo più semplice per i genitori trovare un miglior equilibrio tra lavoro e vita di casa.
Un aspetto importante dell’equilibrio tra lavoro e vita privata è la quantità di tempo trascorso sul posto di lavoro. È comprovato che orari di lavoro molto lunghi possono danneggiare la salute personale, compromettere la sicurezza e aumentare lo stress. In Norvegia, circa l’1% dei lavoratori ha orari di lavoro retribuito molto lunghi, una percentuale molto inferiore rispetto alla media OCSE del10%.
Inoltre, più le persone lavorano, meno tempo hanno da dedicare ad altre attività come trascorrere il tempo in compagnia altrui, lo svago, mangiare o dormire. La quantità e la qualità del tempo libero sono importanti per il benessere generale e possono essere fonte di ulteriori benefici per la salute fisica e mentale. In Norvegia, i lavoratori a tempo pieno dedicano, in media, il 65% della loro giornata, ovvero 15,7 ore, alla cura personale (mangiare, dormire, ecc.) e al tempo libero (socializzare con amici e familiari, hobby, giochi, utilizzo di computer e televisione, ecc.) - un dato superiore rispetto alla media OCSE di 15 ore.
Tanto più una persona lavora quanto meno potrà dedicarsi ad altre attività come trascorrere il tempo in compagnia altrui, lo svago, mangiare o dormire. La quantità e la qualità del tempo libero sono importanti per il benessere generale e possono essere fonte di ulteriori benefici per la salute fisica e mentale. In Norvegia, un lavoratore a tempo pieno dedica, in media, il 65% della giornata, ovvero 15,6 ore, alla cura personale (mangiare, dormire, ecc.) e al tempo libero (socializzare con amici e familiari, hobby, giochi, utilizzo di computer e televisione, ecc.) - un dato superiore alla media OCSE di 15 ore.