Impegno civile

Contesto

La fiducia nel Governo è essenziale per la coesione sociale e il benessere. Oggi, più che mai, i cittadini esigono dai Governi maggiore trasparenza. Le informazioni sulle persone che decidono, sulle motivazioni e modalità del processo decisionale sono essenziali per garantire che il Governo risponda del proprio operato, per preservare la fiducia nelle istituzioni pubbliche e favorire condizioni di parità per le imprese. Una maggiore trasparenza contribuisce non solo in misura fondamentale ad assicurare l’integrità del settore pubblico, ma anche a migliorarne la governance. Apertura e trasparenza possono certamente contribuire in definitiva a migliorare i servizi pubblici, minimizzando i rischi di frode, corruzione e cattiva gestione del denaro pubblico.

Affluenza alle urne

L’affluenza alle urne, definita come la percentuale degli elettori iscritti che ha votato in un’elezione, è una misura della partecipazione dei cittadini al processo politico. Un’affluenza elevata è auspicabile in una democrazia poiché accresce la probabilità che il sistema politico rappresenti la volontà di un gran numero di cittadini e un elevato grado di legittimità del Governo.

Il diritto di voto è universale nella totalità dei Paesi inclusi nel Better Life Index (BLI), ma non tutti lo esercitano. Nelle elezioni più recenti per le quali sono disponibili dei dati statistici, l’affluenza alle urne è stata in media del 69% nei Paesi dell’OCSE. Gli studi mostrano che l’interesse per il voto cresce con il grado di istruzione e l’età. La differenza tra il tasso di partecipazione al voto degli uomini e delle donne è lieve nella maggior parte dei Paesi membri dell’OCSE. Tuttavia, secondo le stime, in Svizzera, gli uomini superano le donne di circa 5 punti percentuali. Nella Federazione Russa e in Lituania, la differenza di partecipazione delle donne è stimata a quasi 8 punti percentuali in più rispetto agli uomini. Anche il reddito influisce sull’interesse per il voto. L’affluenza alle urne cresce generalmente di pari passo con il reddito individuale e in media si rileva una differenza stimata di quasi 12punti percentuali fra il 20% più agiato e il 20% meno abbiente della popolazione. Il divario raggiunge rispettivamente a 28 punti percentuali in Polonia e 26 punti percentuali negli Stati Uniti. In Corea, invece, la differenza nell’affluenza alle urne tra il 20% meno abbiente della popolazione è stimato a 1,5 punti percentuali in più rispetto al valore relativo al 20% più abbiente della popolazione.L’affluenza alle urne costituisce la migliore misura disponibile dell’impegno civile e politico per diversi motivi (elevata qualità dei dati e ampia comparabilità fra Paesi). Tuttavia, tale misura è tutt’altro che ideale, in particolare a causa delle differenze istituzionali tra i vari sistemi elettorali. Sebbene in svariati Paesi il voto sia in realtà un obbligo (che viene fatto rispettare rigorosamente), l’esercizio del voto resta comunque uno strumento utile per misurare l’impegno dei cittadini.

In generale, le donne sono in minoranza tra i rappresentanti e, sebbene nell’ultimo decennio il loro numero sia lievemente aumentato, resta ben al di sotto della parità. Nell’area dell’OCSE, le donne occupano in media solo il 29% circa dei seggi nei parlamenti.

Il coinvolgimento delle parti interessate nei processi di formulazione normativa

Il coinvolgimento delle parti interessate nel processo decisionale contribuisce a promuovere la responsabilità del Governo, a creare un ambiente favorevole all’attività economica e a rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni governative. Infatti, le leggi e norme di un Paese contengono molte informazioni sul modo in cui una società è organizzata, sulle regole del gioco e sulle decisioni politiche che sono state prese. Quando i cittadini possono partecipare all’elaborazione delle leggi e dei regolamenti, è più probabile che osservino le regole.

L’indicatore della partecipazione delle parti interessate all’elaborazione delle regolamentazioni misura in che modo il ramo esecutivo di un Paese comunica con le parti interessate nella fase di elaborazione delle leggi primarie e dei regolamenti subordinati. Questo indicatore misura elementi come i metodi di consultazione, l’apertura, la trasparenza e i meccanismi di feedback. Questo indicatore è calcolato come la media semplice di due indicatori compositi (riguardanti rispettivamente le leggi primarie e le regolamentazioni subordinate).

Approfondimenti

2012 Recommendation of the OECD Council on Regulatory Policy and Governance

OECD Indicators of Regulatory Policy and Governance

OECD Regulatory Policy Outlook 2018 (forthcoming)

Per maggiori informazioni sulle stime e gli anni di riferimento, cfr. le FAQ e la banca dati BLI.

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